Anthony Hoyte: l’artista che disegna pedalando

Cheltenham è una cittadina della porzione ovest dell’Inghilterra, verosimilmente sconosciuta a noi italiani; tuttavia, chi mastica ‘#Ciclismo Ignorante’, avrà presto un motivo in più per conoscerla: è la città che ha dato i natali ad Anthony Hoyte. “E chi sarebbe questo?”, domanda più che lecita, alla quale proveremo a dare una risposta.  Anthony Hoyte è quello che si potrebbe definire “il Giotto dei pedali”, già, perché gran parte dei dodicimila chilometri percorsi ogni anno in sella alla sua bici, sono impiegati nel disegnare monumentali opere d’Arte sulla fitta rete di strade britanniche.

“Non è facile: bisogna pianificare nel dettaglio ogni uscita; in primis c’è bisogno di una città con un fitto reticolo di strade che garantisca la possibilità di aggiungere dettagli al ‘disegno’, poi ovviamente devi decidere cosa disegnare e questo è l’aspetto più divertente, ti senti un po’ come quando da bambino osservavi le nuvole cercando di scovarvi figure immaginarie.

Una volta trovata l’idea e pianificata l’uscita, c’è la parte più complicata, vale a dire l’attuazione del piano”, ha dichiarato Hoyte. L’ultima impresa è la più natalizia delle tante: un enorme pupazzo di neve disegnato lungo le strade di Londra.

“Questa è stata una delle opere più difficili mai realizzate, non tanto per la difficoltà del disegno in sé, quanto per la lunghezza del tragitto e per la durata dell’uscita: il mega pupazzo di neve è formato da un reticolo di centoquarantuno chilometri di strade e vicoletti, che hanno richiesto più o menodieci ore per essere percorsi. Ovviamente in dieci ore le necessità fisiologiche da soddisfare sono molte ed inevitabilmente nel disegno sono finite anche le deviazioni fatte alla ricerca di un posto in cui mangiare e quelle fatte alla ricerca di un bagno pubblico, sono tutte lì, disegnate sull’asfalto, ma fortunatamente su un’opera così grande sono difficili da scovare”.

Oltre al recente pupazzo di neve, il quarantanovenne britannico si era già dilettato in una vasta gamma di opere i cui temi centrali sono volti ed animali: nel centro di Bristol ha disegnato un gruppo di ben cinque uccelli, a Birmingham ha messo su strada due elefanti, mentre a Cardiff ha lasciato su strada il profilo di un uomo estremamente realistico (ovviamente nei limiti del ciclabile), un uomo con baffi, occhiali ed una fitta capigliatura che ha dato non pochi problemi al nostro eroe: “Una volta finito di disegnare i capelli, avevo il mal di mare, credo che dalla prossima volta tralascerò questo dettaglio senza pensarci su due volte”.