PAGELLONE RIO 2016

Joaquín Rodríguez: 8; nell’ultima gara della sua carriera sfiora il podio ma torna a casa a mani vuote. In ogni caso si chiude una carriera da grandissimo campione. CHAPEAU PURITO 

Michal Kwiatkowski: 6; fuggitivo dalla prima ora si mette a disposizione di Majka nel momento più caldo della corsa ma, ancora una volta, viene fermato da guai fisici. Ciclista delicato. SWAROVSKI


Rafal Majka: 7.5; coglie l’attimo per seguire Nibali ed Henao, non tira per un metro e si salva dalla catastrofe semplicemente perché è il più scarso in discesa. A dimostrazione dell’esistenza di un dio del ciclismo non vince, ma si ferma al bronzo. Smorfie clamorose durante l’ultimo km. GUM FACE


Tom Dumoulin: s.v.; parte, butta giù un paio di pedalate e si ritira. Aveva sbagliato gara. Credeva fosse la cronometro. DISTRATTO


Bauke Mollema: 5.5; fora. Rientra in gruppo. Rifora. Prova a resistere nel finale, ma molla.

MOLLEMAIUNAGIOIA [Cit. @Ciclismo_2014]

Gli Iraniani: 7.5; vorrebbero andare in fuga per avere visibilità. Non ci riescono e decidono di rubare qualche inquadratura inventando tuffi improbabili sulla sabbia a bordo strada e fermandosi lì a prendere il sole. VACANZIERI

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Greg Van Avermaet: 10; al Tour fa le prove generali, a Rio fa il grande numero. Regge su salite teoricamente proibitive, non molla un centimetro in discesa e fa vedere chi comanda in pianura. Dal giallo del Tour all’oro olimpico. Stagione da incorniciare. VANAVERMÀ


I Turchi: 7.5; crisi di nervi quando scoprono che il kebab nel sacchetto del rifornimento è senza scipola. Con la coda tra le gambe si aggregano agli Iraniani in spiaggia. IMBUCATI


Jakob Fuglsang: 8.5; corre con la testa arrivando ad un argento che dietro quel gigante che è Vanavermà sa di oro. FUCSANG


Pavel Kochetkov: 7; va in fuga da lontano, prova a dare tutto ma quando gli passano il sacchetto del turco col kebab imbottito di scipola dà di matto e cede. VOLEVO SALSA PICANTE, NO SCIPOLA


Ciccio Uran: 3; quando corre vicino casa il richiamo della bamba è troppo forte. DESAPARECIDO


Polizia brasiliana: 3; in piena gara si sente un boato assordante. Si gela il sangue di Pancani, di Martinello e di tutti gli spettatori. Si scopre che gli artificieri avevano fatto saltare un “pacco sospetto” a bordo strada. Era il sacchetto del rifornimento di Kochetkov. Dentro c’era solo un kebab carico di cipolla. ESAGERAAAAATI


Pancani – Martinello: 10; come i kg persi dopo la sauna fatta durante la telecronaca o come gli anni di vita persi dopo aver sentito il boato alle loro spalle. Sfruttano al meglio le tecnologie anticaldo che l’organizzazione mette a disposizione: dei cartoni. SUDATICCI


Louis Meintjes: 7; talento da vendere, ma quando è in gruppo con i grandi viene schiacciato e non riesce ad emergere. POLLICINO


Murilo Fisher – Ignatas Konovalovas: 9; ultimi due al traguardo, arrivano fuori tempo massimo a mezz’ora dal vincitore. Si erano fermati per uno spritz a Copacabana. APERIBOYS


Max Richeze: 8; nonostante un percorso per niente adatto ad un velocista come lui, non si dà per vinto e si lancia in scazzottata memorabili con il primo norvegese che gli capita a tiro. GRINGO

Richie Porte: s.v. il percorso gli si adatta. Poi metti qualche salto di catena, qualche foratura ed una caduta che neanche gli sciatori a Kitzbuhel e se ne torna in Australia a mani vuote e gomiti sbucciati. MACUMBA


Fuggitivi di giornata: 10; 78% di umidità, 35 gradi all’ombra e loro decidono di farsi una passeggiata di salute lunga 130 km. Applausi per loro. GRUPPO VACANZE PIEMONTE


Julian Alahilippe: 5.5; probabilmente era quello che ne aveva di più, ma perde l’attimo giusto e non riesce a recuperare. MAMMA HO PERSO L’AEREO


Chris Froome: 4; senza ammiraglia a telecomandarlo sembra spaesato e svogliato. Frulla a vuoto. CAPOEIRA


Il tracciato: 8; multiterreno. Sassi che a chiamarli “pavè” si rischia la querela… dal pavè. Sabbia, terra, foresta amazzonica ed ogni tanto un po’ di asfalto. CICLOCROSS



Nazionale italiana: 10; gestione della gara ineccepibile. Squadra assemblata alla perfezione e con le idee ben chiare. Ma contro la sfiga non esistono tatticismi. Solo imprecazioni. P***O RIO


P.S. Rimettiti presto Squalo!!